giovedì 18 novembre 2010

mesi di panico e follia, a ritrovar la gloria

poesia.
metropolitane piene e vuote di persone.
la notte, la notte, mi scuote,
l'alcol, la droga, la musica,
l'amore, la brama, la gelosia.
ventate di passione, represse,
candide, sordide donne, delirio!
la pace, oh eterna amarezza,
non venga a bussar alla porta di chi ama davvero.
la pace, tremendo perdono del sogno,
inconscio valore che trovo nel canto del vento,
nell'ombra di un albero,
nel fruscìo del ruscello.
natura, raccoglimi, spiriti, prendetemi.
su ali di carta imbrattata d'inchiostro
consolo la mente che passa in rassegna
deluse speranze già morte nel loro
amaro, disperato, concepimento.
e l'arte mia amica consola ferite,
ché carezze implorate non giungono,
dichiaro l'assenza di intenti.
confesso la mia povertà,
di uomo costretto a vagare nel mondo,
sicuro e non troppo che amore e virtù
fanno di questo pianeta distorto
un posto migliore.