mercoledì 12 gennaio 2011

altrove.....

Di nere ciglia fluenti, suon di bellezza,
che spicca in profilo serio ed immobile.
Su labbra rosse protese nel vuoto,
fantastico di farci morire le dita.
In sguardo consueto e profondo,
mi resta l'idea sola del suo contenuto.
Vacuo è il meravigliarmi senza senso,
per te come per chiunque,
in spire di domande si cela il mio coraggio,
di inconsuete azioni desiderate.
Mi ricordi un gatto che ho tenuto in braccio
e mi ha leccato le dita.
Vorrei in un letto, giacere nudo e desiderato,
il tuo amante, buono solo ad amare un giorno in più,
aspettando la fine.
C'è già nella carne un motivo per morderla,
Colpire il tuo viso reclamando un potere,
che si compie senza mai saperlo godere.
Scoprire la gentilezza come antica retorica del gusto.
Un dito in bocca e profanarsi, violentarsi.
Graffiarti pur di tenerti incollata al mio corpo,
stringerti, cingerti. La senti la mia anima dentro?
Scordarmi del giusto, portarti all'inferno.
Cala l'inverno. A darci risposte che muoiono
dopo l'averle cercate, prendersi, amarsi, leccarsi
e poi abbandonarsi, in quell'umida solitudine,
di quattro ricordi bagnati, di pelli sudate,
di labbra morse senza provare dolore,
di mezze parole strozzate, mentre altrove... l'amore?

giovedì 6 gennaio 2011

parole

parole, atti.
decisioni.
la gola che brucia. le notti insonni.
la mano di un'amica sulla testa, e la cena.
il corpo, le risate. la voglia di essere altrove.
la capacità di girare lo sguardo,
di non fissare il sole.
la voglia e la nausea di restare soli.
toccare con mano.
fare.
fare.
fare.
pur di non pensare.
fare.
fare.
fare.
come sola unica religione.
come decisione.
come scelta.
fare.
e dimenticare.

lunedì 3 gennaio 2011

Bentornata Dementia

Rileggo tutto quanto, io rileggo il mio tormento!
Questo Blog che ha fatto tanto per gli sfoghi del mio ego,
se ne sta plastico e informe tra le pieghe della rete!
Ogni tanto riproposto, lo rileggo e mi rallegra!

Atto I

nella sala entrano i dirigenti di una multinazionale, giaccaincravattati, con una schiera di avvocati e giudici, maestri, politici, industriali, megalomani, fascisti, teste a pera, comunisti, entrano in fila ordinati, anche i più indisciplinati, e al capo del corteo c'è quel sordido babbeo, quel testone, quel tremendo ammaliatore, c'è quel brutto grasso flaccido riccastro!

Atto II

Volavano serpenti, altri animali e turbamenti, vola alto lo stendardo di un giorno assai lontano.
- UTOPIA! - tutti gridavano
- Menzogne! - rispondevano, quando schiere di bugiardi pronti ad oliar magheggi, di finanze sempre svelte a malefici conteggi.
mascherare normative in pacchetti assai speciali, con lamette assai taglienti, in gengive poco abbienti. a mangiare questa torta, infarcita di calunnie, tutti i poveri balordi a scavar le proprie fosse.

Atto III

Gli studenti vanno in piazza, a tirare bombe "H", contornati da maestri, genitori e altri studenti!
d'ogni credo e religione, d'ogni insolita estrazione, le masse assai gentili si mutarono in assassini, pronti a metter ferro e fuoco le città rimaste morte, di passione, dignità, regole, pace, amore e virtute d'ogni sorte.

Atto IV

Le cose si mettevano maluccio per la schiera d'industriali, finanzieri e altri maiali. Tanto che il contrattacco è ancora bello in atto, e se l'atto V vuoi sapere, devi scendere anche te dal tuo sedere, abbottonato sulla sedia a far conti inesistenti, a dar sevizi inutili a dei disperati utenti, che maneggiano la vita con il fare del consumo, che rimangono per sempre un cane da tartufo, annusando il prossimo affare, inalando sostanze amare, sfumacchiando pippette africane, in eiaculazioni mentali di televisioni banali.

- fine -


Rk's N-a-t-u-r-a-l-D-e-m-e-n-t-i-a d.o.c.g.