rimasto a guardarmi senza intelletto,
d'istinto ho peccato senza pietà,
per l'anima mia già ferita nel petto.
e giorni trascorsi in silenzio,
amare, magnifiche labbra,
distraggono il mio mutamento,
disfando un castello di sabbia.
quest'arte di non pensare,
di cogliere ogni momento,
appare e scompare poi esce
in momenti che neanche m'avverto.
e mentre il dolore sottile
di gioie impetuose e finite decade,
l'approccio mio divien mite,
le rabbie: sopite, imbonite.
cercatemi sempre qui dentro,
nel mondo mio strambo e cruento,
cercatemi quando son lento,
togliete all'istinto ogni stento.
non resta che un passo in avanti,
risvegli i miei stati assenti,
gli stenti e le mani stagnanti,
attendono sguardi e consensi.
attendono sguardi e consensi.
1 commento:
Grazie...
mi domando in passato come ho superato questi momenti senza di te...le tue parole restituiscono il velluto ai petali del mio cuore...
...e se per un momento è finita..lo dico ancora che è bella la vita!!
Sere.
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