mercoledì 8 aprile 2009

apocalipse wow - storia senza maiuscole -

era ormai certo che l'inverno fosse passato.
le paperelle starnazzavano gentili nello stagno e le coppie dolci e morbidose si scambiavano zuccherosi bacetti appiccicaticci.
era un giorno di quasi primavera, quando tutto questo finì.
il mondo finì! proprio menre tuti erano allegri spensierati e pieni di zucchero.
gli unici che non ne risentirono furono i diabetici, con tutto quello zucchero a velo nell'aria parevano dei bomboloni infartati.
finì il mondo come lo conosciamo noi, venne per così dire l'apocalisse. i fiumi divennero di lava, la terrà tremò... ah se tremò, e la pioggia venne sostituita da una gragnuola di sassi puntuti.
i saccenti cominciarono subito a mettere i puntini sulle "i". gli intellettuali cominciarono a studiare il fenomeno, e una gran massa di gente cominciò ad allarmarsi. la gente "normale" cominciava ad aiutare gli altri, e tutti si davano una mano. un uomo aiutava una vecchietta che era incastrata sotto un semaforo che era crollato. il semaforo era rimasto rosso, in senso di tragedia. una donna cercava di spiegare ad uno sciacallo che se anche rubava un televisore dal negozio deserto, da quel momento in poi non ci sarebbero state più trasmissioni. era la fine del mondo!
altri in preda al panico pregavano. altri in preda alla pazzia bestemmiavano. c'era un prete che assolveva di quà e di là, e poi bestemmiava come un vecchio da bar.
i vecchi, guardavano. molti di loro pensavano che tanto ormai...
i giovani guardavano i vecchi e li usavano per attraversare i solchi nelle strade. ci riempivano i buchi. la terra era diventata una massa incandescente di fiumi di lava, piogge di sassi, l'abbiamo già detto, ma i serpenti che uscivano dai tombini? i muri che si sgretolavano ai venti? venti che arrivavano anche a trecento chilometri orari. un filippino si trovò a machu pichu senza potersi neanche chiedere "ma che cazz....". una suora bengalese, si ritrovò in groppa ad un orso polare, che ignaro di tutto il casino che succedeva sul globo, la scambiò per un pinguino e la scaraventò lontanissimo. un signore che stava giocando a tennis si ritrovò sul tetto di un grattacielo a contemplare lo spettacolo: una massa informe di magma che seppelliva tutto. tutto si stava sciogliendo. e proprio il giocatore di tennis sul grattacielo, che era uno degli ultimi superstiti, in preda ad una follia megalomane nel sentirsi l'ultimo uomo sulla terra, guardò in cielo, una bella pietra stava per cadergli in fronte, si preparò con stile, piegò le ginocchia, inarcò la schiena un po' all'indietro, impugnatura a martello, e fece partire uno smash da roland garros.. una roba che panatta sarebbe sbiancato! dopo il colpo della sua "vittoria" lanciò la racchetta dal grattacielo, e urlò al mondo intero: "QUINDICI ZERO!" e cominciò ad esultare, saltava, urlava, e in un battibaleno, un fulmine cadde proprio sul grattacielo.
La vita è triste... ma a volte è proprio stronza!

Rk
Natural Apocalipse

4 commenti:

eManu ha detto...

Lettura con Paolo Conte di sottofondo non nego di esssermi assai diverttrita oddio ma come si usa la tastiera?

infartati?

di primo impatto tra suora bengalese-orso polare ho immaginato un impatto tipo gorilla-giudice con la toga...

Unknown ha detto...

straordinario :-)

RK ha detto...

hehehe grazie sandro...
e manu... devo spiegarti qualcosa che già sai???

Rea ha detto...

maahhahahahaha!!!! :DDDDDD