sabato 5 aprile 2014

capitolo I

stavamo sulla nave tutti insieme,
sdraiati, silenziosi,
e la paura, insieme all'ambizione,
puzzava.
risaliva da sotto coperta, lo scricchiolio,
le corde, i piedi nudi dei fratelli alle bombarde.
e sulla prora gli angeli ribelli, coi moschetti.
dalla vedetta un urlo era già giunto vittorioso: Spagnoli!
il ragazzino che abitava la garitta dell'albero maestro, scrutava l'orizzonte tutto il giorno. Il capitano aveva disposto una ricompensa a chi avesse scorto per primo la prossima preda.
Dopo l'urlo del piccolo portoghese il silenzio era calato sulla nave ed ognuno di noi bocconi sulla coperta attendeva un cenno del nostro capitano.
Ad udir l'urlo dell'avvistatore, il capitano Clayton uscì dalla cabina proprio mentre faceva per rimettere il cappello, e a stringersi la cinghia ben serrata intorno alla vita. Tre coltelli pendevano e nient'altro. Il passo veloce e leggero del capitano riecheggiava sul ponte e tutti gli uomini al moscheto e alle colubrine caricavano silenziosamente i loro ferri francesi.
Nostromo Higgins, fedele cane bastardo, porge subito il cannocchiale al capitano che scrita l'orizzonte, nel punto in cui il piccolo portoghese, Jaq, indicava tremolante con la mano.

- continua... -

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