lunedì 11 dicembre 2006

La vera forza

Se la vera forza stesse proprio nel non avere forza?
La vera illuminazione, la vera consapevolezza sia nel non cercare nessuna illuminazione o consapevolezza.
"Quando cerchi una cosa non la trovi mai, poi quando non ci pensi arriva." Quante volte ho detto o sentito questa frase, che ci si riferisca ad una donna, alle chiavi della macchina o a qualsiasi cosa che si sia smarrito.
Lo smarrimento, è una condizione, che mette in moto una ricerca dell'oggetto smarrito o di noi stessi. Smettere di cercarci, collocandoci, esattamente dove siamo, o dove non siamo.
Abbandonare l'idea che le nostre capacità siano fine a loro stesse, ma in base alla funzione che ne facciamo. La stasi è la peggior morte della creatività.
Allora proprio la forza è nelle fondamenta dello spirito, o si ha o non si ha, come un neo, alla nascita. Poi si simula, negli anni, per varie maschere che si possono portare, ma il nulla non crea nulla.
Chi è più forte? L'ateo che vedendo un miracolo si converte o quello che pur vedendo il miracolo, resta nella sua convinzione. Chi dimostra una vera forza?
Allora mi viene da pensare che la vera forza è nell'umiltà di riconoscersi, esattamente come si è.
La perfezione è un utopia. L'illuminazione, uno stato transitorio. L'equilibrio, non è univoco, ma la vita è un oscillazione continua di equilibri e squilibri.
Non è possibile raggiungere una stasi puramente positiva, poichè tutto oscilla. Tutto oscilla nel bene e nel male, quello è il vero equilibrio. Il vero equilibrio sta nel riconoscere il bene e il male, e oscillare tra i due.
Proprio la dualità della nostra vita, il complesso moto degli eventi ci deve spingere a riconoscerlo, ed accettarlo.
La vera forza, è l'accettazione di noi stessi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bravo, il Tao della vita!!!
Devi leggere IL TAO DELLA FISICA di Capra, sul mio comodino, baci mamma