sabato 21 luglio 2007

Metropolitano

Striscio sotto la siepe
Della tolleranza.
Sono di questa città
L’ennesima istanza
Di abitante della necropoli
Metropolitana.
Eppure questa gabbia
Di negozi e di cemento non
Può fermarmi dell’alzare
Gli occhi al firmamento; e
Ricordarmi quando mi ero
Perso, che cittadino ero sì,
ma dell’universo.
E allora penso ai popoli,
alle classi ed alle guerre,
che innanzi a quell’immenso
sono livide lanterne a
spegnersi destinate.
Come può, un manipolo di
Microbi, poter interferire
Con l’eterno.
Mi guardo torno, torno,
sono incredulo e stupito.
Dal nulla abbiamo creato
Altro nulla, per aver sempre
Di meno.
Mentre fuori,
quell’eterno è eterno per davvero

1 commento:

Anonimo ha detto...

manipolo di microbi..è!!piccola pustola...;-)

http://www.youtube.com/watch?v=pPdTHkLpdqo