venerdì 10 agosto 2007

Notti...

La notte è un contenitore di pensieri,
riflessioni, quel mutare costante di punti di vista,
versioni di persone, che non navresti mai immaginato.
Spunti per scrivere, per imparare, per immaginare canzoni.
Divertimenti e chiusure in spazi angusti,
Laceranti agonie e deliranti costatazioni.
La notte, è assenza di veglia, è strana
è malsana, è gioviale.
La notte è un viale senza luci, che si fa percorrere.
La notte è un'amica sincera e una stronza compagna che ti devia.
I pensieri, in quell'ora in cui il sole mi manca,
sono diversi, sono più forti, si fanno sentire non solo nella testa
ma anche nella pancia.
Quelle notti in cui non sai che dire,
e quelle invece in cui non andresti mai a dormire...
Ci sono notti in cui non vorresti mai finire di essere come sei,
notti invece in cui sparire sarebbe indicato per te e per chi ti ha intorno.
Oh splendida notte, che talvolta mi regali la luna.
Che mi fa stare a naso in su anche se è una certezza.
Notti calde, notti fredde.
Notti solitarie e notti complici dentro una macchina o tra le lenzuola.
Notte dolce per un bacio o per un addio.
Notti maledette, per un bacio o per un addio.
Mi fermo, come sempre a contemplarti, notte subdola, che mi fai ricordare
tutte le altre notti passate, in cui avevo qualcosa che ora non c'è.
Notte meravigliosa, che mi fai scoprire mille sfaccettature di una vita che di striscio mi prende,
e mi porta via con se senza coscienza.
Buonanotte notte, aspettando domani, per un giorno che finirà come sempre,
con la certezza che prima o poi inghiottirai anche quello.
Notte giovane, notte romantica, notte scaltra, notte scema.
Quante ne ho passate a cercare qualcosa che non è arrivato,
quante ne ho vissute accettando qualcosa che non speravo.
Quante notti a ridere di niente
quante notti a piangere di tutto.
Abbracciato ad un cuscino, avvolto in una coperta.
Notte che mi porti il sogno, dove riesco ad essere me stesso,
a immaginare mondi che non ho,
a vivere vite che non so.
Notte bella, notte che mi abbracci,
che assomigli ad un rito da soddisfare.
Notte, ancora una volta mi trovi qui a farmi ispirare da te.
Nera, scura, ma non ho timore di te,
che è la vita che mi fa paura.
Stupidamente mi rifugio in te, notte triste.
E rido. Perchè domani, sarò di nuovo me.

Nessun commento: