lunedì 18 maggio 2009

la cozza d'oro di paolo mitili

paolo mitili era un allevatore di cozze. con lui la natura fu generosa, la sua araldica no. certo, non poteva sapere che nella sua vita poi paolo avesse fatto l'allevatore dei suoi omonimi molluschi, ma le cose nella vita sono certe come le maiuscole in questa storia. il padre lo voleva in marina, lo voleva milite, il milite mitili, un gioco di parole così raffinato che gli sarebbe piaciuto mettere in bacheca con le foto del nonno partigiano. la madre avrebbe voluto che divenisse un medico, il dottor mitili, che ad un livello squisitamente sonoro non era particolarmente allettante, ma in quanto a soddisfazione bhè... nel paese tutti avrebbero detto: "quello è il dottore mitili, il figlio della cozza!"
in ogni modo, a paolo fregava poco e niente di quello che gli altri avrebbero voluto che lui facesse della sua vita, per un po' aveva scimmiottato i militari, ma... con pessimi risultati, e poi di fare il dottore non se ne parlava. una sera mentre era a pesca con gli amici, si infilò un amo nel polpaccio, e la vista del sangue lo fece svenire. figuriamoci un dottore che sveniva alla vista del sangue! paolo voleva fare l'allevatore di cozze! era semplice, si sceglieva un'acqua pura e incontaminata, si costruiva una struttura di legno, e calando una fune si potevano avere risultati meravigliosi! così fece e divenne un allevatore coi fiocchi!
un giorno paolo tirando su la solita fune con il grappolo di cozze attaccate ne notò una diversa dalle altre, era tutta d'oro! "una cozza d'oro" disse. accorsero giuvanni e mauretto, i due colleghi di avventure mitilari di paolo. la guardarono un po', la esaminarono. giuvanni disse: "prenniemola e aprimmola! mica dendro ge sdarà na cozza d'oro!"
mauretto lo contraddisse: "uè, ma te la vuoi subito ammazzare! ma sei proprio il solito pirla! cuociamola, mangiamola e poi andiamo a fighe! magari è afrodisiaca."
paolo mentre vedeva i due forsennati discutere per la cozza dorata, che tanto gli piaceva, la proteggeva con la mano e non aveva nessuna intenzione di staccarla dal grappolo. "questa è la regina, la madama di tutte le cozze, non la possiamo maltrattare!" disse mentre ricalava la fune in mare. "e non voglio più sentire discussioni! la cozza d'oro è nata in mare, e in mare resterà!"
la notte successiva paolo visse un sogno agitato, dove miriadi di cozze schizzavano nell'aqua a velocità esorbitanti, con scie di mille bolle tempestose. paolo era sul fondale marino e in alto, vicino al pelo dell'acqua vedeva un cielo stellato di cozze che come alici sperdute creavano coreografie, fino a formare un'enorme bocca che gli disse: "paolo! sei stato coraggioso e buono a salvare la nostra regina dalle grinfie di quei due bestioni!"
paolo rispose pronto: "non sono cattivi, sono solo un po' impulsivi..."
"ed è proprio per la tua lungimiranza che noi ti premieremo. esprimi un desiderio paolo, e quel desiderio si avvererà!"
paolo, che stava con i debiti fino al collo, chiese di trovare sotto il materasso dieci milioni di euro. era per estinguere i debiti e starsene tranquillo vita natural durante!
le cozze appena udirono il desiderio di paolo dissero all'unisono: "paolo, siamo cozze mica semidei! trova un desiderio più fattibile."
paolo contrariato emise due bolle di stupore, poi si concentrò, e decise che se non sarebbe stato ricco, almeno avrebbe preso le cozze sul lato romantico, ed espresse il desiderio di incontrare una ragazza bella e intelligente (e magari ricca) che si innamorasse di lui al primo sguardo.
le cozze appena paolo pensò la romanticheria lo fermarono immediatamente: "siamo delle cozze! non siamo mica un agenzia matrimoniale, e poi tu sei un modesto allevatore di cozze, e devi esprimere un desiderio modesto."
paolo era terrorizzato e pure un po' contrariato dal "modesto" detto come se avessero voluto dire "mediocre", se avesse espresso un desiderio da quattro soldi le cozze lo avrebbero esaudito e lui avrebbe perso una grande occasione, quindi continuò a tenersi alto, paolo pensò fortemente ad un peschereccio nuovo, ricco non sarebbe diventato, non avrebbe trovato la donna della sua vita, ma almeno si sarebbe risparmiato la manutenzione e tutti quei problemi col motore sarebbero diventati un ricordo.
le cozze lo fermarono prima che potesse esprimere il desiderio dicendo: "tu ci allevi per poi farci mangiare su tante tavole di tanti prestigiosi ristoranti, ma noi in fin dei conti andiamo a morire, per coerenza, potermmo mai noi fornirti un mezzo migliore per agevolare il tuo lavoro? ti stiamo dando un'opportunità che tu stai......
paolo si svegliò, chiamò i suoi amici e gli disse che quella sera li avrebbe stupiti.
preparò una teglia mostruosa di spaghetti con le cozze e per guarnizione, vicino al rametto di prezzemolo in cima alla meravigliosa fumante e succulenta collinetta di pasta c'era una cozza tutta d'oro!
buon appetito, e se volete trovare una morale a questa favola prima fatevi un piatto di pasta!

RK's Natural Dementia

2 commenti:

eManu ha detto...

beh dopo i funghi febbricitanti (porcini) di ieri sera... pasta tutti i giorni?!
ma...
omonimo non voleva dire stesso nome?
dunque gli "omonimi molluschi" si chiamano forse paolo? o mio padre che si chiama paolo è una cozza?
questo è il mio primo dubbio.
il secondo dopo la pasta, perché alla morale ci devo pensare sul serio!

RK ha detto...

ma il mitile è la cozza........
non ci pensare troppo...
rk