Camminando con inedia,
trovo facile stancarmi,
vedo lesta in una sedia,
l'occasion di ristorarmi.
Mi rialzo con fervore,
voglio andare fino in fondo,
voglio distribuir l'amore,
in giro per il mondo.
Trovo facile donare,
e ricevere lo ignoro,
tanto è facile sognare,
librarmi in notti d'oro.
Mi chiamano idealista,
pazzo, utopico e un po' fesso,
ma io ho già fatto la lista,
e chi è lo scemo adesso?
Ma lo sai che ti perdono,
il rancor non m'appartiene,
nell'amor c'è quel che sono,
non mi mischio con le iene.
Vi saluto, adesso esco,
seguo sogni a profusione,
mi attendon presso un desco,
e magari un'illusione!
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