lunedì 30 novembre 2009

digit-prop

un dito sul pulsante, dà elettricità
fuori di me, un vento dall'est
mi rende elettrico, mi accende
come si accendono le lampade per fare luce.

un vento spesso sradica e sventra ogni cosa,
ma gli alberi più del resto ne risentono.
cadono come baluardi ignari della loro inutilità.

un interruttore, accende il cosmo
di lucente eternità, e un vento leggero
aiuta il moto di ogni cosa, perpetrando
un volere che recondito non ci appartiene.

un led luminoso, a tempo con i battiti,
scandisce il ritmo di una vita intermittente
come certe lucine luminose che gli esercenti
imbandiscono ancora due mesi prima del natale.

si vendono respiri a dieci euro, e filosofie
orientali per alleviare dolori occidentali,
ancor m'è oscura la progressione del mondo
il perchè, il dove e il come.

la propaganda digitale, ha vinto.
saremo tutti digitali - vegetali - niente più analogie
tra l'uomo e la sua terra, niente più logica
analogica. tutto è un pulsante acceso o spento
la logica booleana, le matrici.
ci siamo atrofizzati, siamo bipolari.
o rosso o nero, o chiaro o scuro, niente sfumature.
e l'aria che viviamo è ancora quella,
il pianeta non diventa un I\O.

2 commenti:

Linasolopoesie ha detto...

BUON NATALE

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☆¸.•Lina solopoesie`•.☆

RK ha detto...

grazie