mercoledì 24 agosto 2011

condensa

la condensa dei miei pensieri gocciola, e scende sugli accessori elettrici che mi tengono in vita. e plic, plic, plic, goccia a venire, goccia a scendere, si ossidano, e piano piano la strumentazione va in corto. la condensa crea un vapore, gocciolando sulle parti roventi del mio io, e quel vapore, sale, e si contiene in me, e gonfia la mia mente di aria senza scopo. la condensa dei miei pensieri, crea rivoli di melma ingiallita che cola sulle pareti del mio involucro interno e si deposita, creando polluzione, creando spazzatura mentale. la redenzione, per purificarmi da queste tossine, per la condensa di questi pensieri superflui, diventa necessaria, la redenzione, la salvezza, queste parole bibbliche. allora uso illuminazione, risveglio, e pure sono parole che qualcuno ha pronunciato. la dottrina, e il flusso dei miei pensieri va alla deriva, la dottrina è un'imposizione, come la tecnica, la scienza e l'accademia. ogni essere vivente ha sei porte, le sei porte dei sensi, gusto, tatto, vista, olfatto, udito e pensiero, e queste porte aperte in ogni direzione possono allargare l'uomo alla percezione dell'essere, della realtà. la condensa dei miei pensieri ha bisogno che io spalanchi queste sei porte, che la burrasca del continuo divenire soffi atraverso me, asciugando senza sosta la condensa che cola, che gracchia sugli ingranaggi, che plic, plic, plic, genera quel ticchettio confusionario; ad asciugare il pensiero fino alla totale assenza di stagnazione. al pensiero corrisponde l'azione, un pensiero che non si concretizza in azione è pappa mentale, è melma dell'immaginario, è fine a se stesso ed è la matrice della nostra dannazione.

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