sabato 15 settembre 2007

artifici artificiali

ci sono sentimenti contrastanti, continui, nelle dualità nascoste nel profodno di noi stessi. quella parte recondita di noi, che crediamo di conoscere, eppure è sempre lì a sorprenderti. la dualità, l'esistenza continua di due flussi uguali e contrari di pulsioni, alterazioni, voglie, desideri. un momento sei lì a volere una cosa, e dopo sei cosciente, che nonostante tutto, vuoi anche il suo contrario. indecisione? titubanze? insicurezze? è reale, ciò che tocchiamo, o è l'eterna illusione... niente è normale, perchè niente è come sembra, poichè niente è reale, è tutto il risultato di un artificio sensoriale, strane forme familiari ci circondano, eppure, solo i sentimenti ci accomunano, perchè vengono da impulsi primitivi. l'astrazione dei pensieri nelle forme più tribali, la manifestazione di elementi universali, la materializzazione dei nostri desideri, scissa da ciò che è materiale. scolpire il tutto in un'eterna vibrazione senza scopo nè collocazione. l'ubicazione di noi stessi, ci è ignota, se cerchiamo di collocarci nello spazio che ci circonda. non siamo, non sostiamo, perchè effettivamente, non esistiamo. se non in forma di noi stessi. i nostri sentimenti non si toccano, i nostri pensieri non pesano, se non nei nostri animi e nelle nostre gioie e sofferenze. servirebbe un'altra unità di misura, per l'intensità e il peso del pensiero. calcoliamo distanze astronomiche, masse inimmagginabili, eppure non sappiamo dare una forma a ciò che ci fa sorridere, o a ciò che ci fa cadere una lacrima. è tutto un artificio.

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