martedì 4 settembre 2007

Maphia Phone

“Pronto?”
"Ciao, sono io, come andiamo?”
“Tutto bene.”
“La facisti quella cosa?”
“Quale cosa?”
“La cosa di quel pacco.”
“Certo, ma ebbi un po’ di grane con la macchina.”
“La macchina? E che tipo di grane ti ha dato?”
“T'arricordi che la portammo dal meccanico per quel guasto?”
“Sì, m'arricordo.”
“Ebbene, dopo du simanate, s'arrippresenta lo stesso problema.”
“Cose 'e pazzi. Ma la cosa non ti ha creato troppi problemi vero?”
“No, la macchina è stata un problema marginale. Quello che mi ha dato più fastidio è stato 'u portieri, che non voleva farmi trasiri nell’edificio.”
“Sì, ma poi trasisti?”
“Ma certo che sono entrato.”
“E come fici?”
“Ma che minchia mi chiedi? Col solito metodo.”
“E qual è il solito metodo?”
“Non t'arricordi il solito metodo?”
“No signore, 'un m'arricordo va bene! Che vuoi fare adesso mi vuoi processare?”
“Ma che minchia vai dicendo nessuno ti vuole processare.”
“Allora si può sapere qual è questo strafottutissimo "solito metodo"?”
“Quello che s'inventò Sonny, per trasiri in casa di Mike “giacchetta”! Adesso te l'arricordi il metodo?”
“Ma certo che m'arricordo, non sono mica rincoglionito. E poi sei riuscito a portare u' pacchettu?”
“Sicuro! Ma prima ci fu problema.”
“Ma mi avevi detto che l’unico problema te lo aveva dato 'u portieri.”
“Ma allora vedi che non ascolti! Ti ho detto che 'u portieri mi ha dato fastidio, ma col metodo di Sonny me la sono cavata e non poteva essere un problema.”
“Scusa, ragione hai, non ho prestato bastevole attenzione.”
“Va bene, non ti scusare, è che sono ancora un po’ nirbusu.”
“E 'u problema quale fu?”
“'U problema veru fu trasiri dintra l’appartamento d'u tiziu.”
“Quale tizio?”
“Ma mi stai pidjandu p'u culu?”
“No, no... serio sono!”
“Tu mi telefoni per sapere se il pacco è stato recapitato al tizio, e poi mi chiedi chi è il tizio?”
“Voglio solo sapere se hai fatto il lavoro come si deve.”
“Il tizio è la persona che decisimu l’altru jorno, quando stavamo a giocare a poker da chi sai tu.”
“Perfetto, volevo solo sapere se avevi afferrato. E 'u problema che mi dicivi?”
“Ci stavo arrivando, ma se tu mi riempi di domande minchiuse ogni secondo non finisco più di raccontarti.”
“Continua pure, e chi t'iinterrompe...”
“'U problema fu Joy “panzetta” di fronte alla porta con un cannone calibro quarantaquattro.”
“E tu che hai fatto?”
“Gli ho mandato un mazzo di rose e ci ho ballato il tip tap.”
“Ma che minchia dici?”
“Ma che minchia dici tu, arrusu fetusu che non si autro! Gli ho sparato, che minchia ti credi che dovevo fare?”
“Bono facisti! Hey, mi fici arridere con la storia del tippe tappe.”
“Fai bono a ridere, ridere fa bene, sapessi quanto arrideva Joy quando gli ho messo la pistola sotto la panza. È morto dalle risate!”
“E dopo che l’ammazzasti?”
“Lì le cose si complicarono, perché ho dovuto nascondere il corpo.”
“E dove minchia lo mittisti?”
“Ci stava un armadio a muro.”
“E allora?”
“E allora ce l’ho messo dentro! Ma che sei scimunito? Se ti dico che ho un corpo da far sparire e che ho trovato un armadio a muro che credi che intendo?”
“Che ci mettisti 'u corpu dintra all’armadio a muro, ma mi credi così rincoglionito?”
“No, è che mi fai incazzare con le tue domande della minchia.”
“Prosegui.”
“Dopo che ho nascosto il corpo, trasì nella cammara, e appena entro che ti vedo?”
“Che vedi?”
“Vedo che 'u tiziu non era solo.”
“E con chi michia era?”
“Era con una fimmina. Una picciotta mora trentina che faceva girare la testa.”
“Minchia e che stavano facendo?”
“Facivanu 'na brisculata co' panelle e mezzo litru 'e vino. Ma che minchia di domande mi fai, fottendo stavano!”
“Fottevano?”
“Sì, fottevano, lo sai che vuol dire o ti devo spiegare pure questo?”
“No, non me lo devi spiegare.”
“E allora trasì, li ho fatti mettere seduti sul letto, e ho dato il pacchetto al tizio. Lui ha detto un sacco di minchiate sulla famigghia e sull’onore, e dopo che ha finito li ho accoppati tutti e due.”
“Li accoppasti?”
“Sì, tutti e due!”
“Tutti e due?”
“Minchia sì, tutti e due!”
“Minchia, bravo!”
“Grazie! Tu invece che mi dici? Tutto bene?”
“Certo che va tutto bene!”
“Stasira ci vediamo da chi sai tu?”
“No stasira devo fare una cosa.”
“E che minchia devi fare?”
“Ma come che devo fare, devo fare "quella cosa" che decidemmo quella "certa sira" da quella "certa pirsona"…”

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