lunedì 2 maggio 2011

guerra fresca

Venite, signori, nella bottega della morte!
io sono il vostro mentore e vi farò imparare,
cosa c'è dietro l'armi, le guerre e i giochi di potere!
so mila anni che ce sta 'n pugno de persone,
che se scambiano favori, onori, e cancellano
cor sangue tutti i loro dissapori!
s'ammazzano. l'omini s'ammazzano. senza sosta.

prima erano grandi eserciti.
fronteggiarsi lama a lama
era cosa ardua e barbara,
ci si sbudellava consenzienti.
poi la polvere da sparo.
sei lontano? non m'importa,
io ti miro e poi ti uccido
senza prendermi il disturbo
di saper le tue fattezze da vicino.
poi le raffiche.
un uomo solo può, premendo un
tasto di metallo,
strappar la vita a un mucchio
di persone.
e quante belle, vivide esplosioni,
de mortai strapieni de granate,
creatrici de carni spappolate!

ma in questa epoca,
ci siamo superati:
ordigni intelligenti,
gas chimici soffocanti,
bombe a grappolo,
razzi al fosforo che
bruciano la pelle e i polmoni.
mori rinsecchito che pari n'pezzo de carbone!
e poi: mine strappagambe,
cecchini subdoli e precisi,
carri armati velocissimi,
navi, aerei, fucili, lanciamissili e testate,
e senza tregua questa bella
guerra allegra dà il pane all'occidente!
che vende mucchi d'armi ai baroni della guerra,
invasati, poi se sentono i padroni della terra.
ma dopo du' decenni, se rinnova er campionario,
vanno a fa la guerra a quei poracci ner deserto
li stessi che 'n po' prima, avevano comprato
l'arsenale prezzolato, che mezzo arrugginito fa cilecca
quando schiacciano er grilletto contro i carri della Nato.

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