lunedì 26 dicembre 2011

lento, lento trascorre il tempo,
e la mente, la mente, perde il senso...
sorrisi cordiali ed ammiccanti,
mi fan pensare di vivere tra cento amanti...

e gli amanti son belli, fugaci persone,
che trovo lungo il mio lento cammino,
e con frastuono di voci e di porte,
son degno fedele della mia sorte,

che m'ha accompagnato nell'andare più bieco,
quello dell'occidente, bastardo e maligno,
che poi la natura ha inculcato un richiamo,
forte, potente, che regna sovrano,

alla terra! agli alberi! al fiume che corre,
al vento, alle genti, alle fronde del mondo!
un grido mi preme, e mi rende funesto,
un richiamo possente più d'ogni lamento!

Egea... la terra, la madre del mondo,
a lei il nostro essere, il nostro fecondo,
di pegni viviamo verso il suo bene,
e senza di essi, niente più catene!