sabato 16 giugno 2007

Rimango a sognare. Ogni notte
sempre a librarmi io torno,
la vita mi assale, m'inghiotte,
ritorno dal sogno ogni giorno.
La luce trafigge da fuori,
mi provoca un lieve frastorno
agli occhi, colori e dolori.


Mi desto da candido limbo
e placido sempre rimango,
come uno stupido bimbo
colto insozzato di fango.
Da dentro una colpa rinasce,
mi chiudo, e spesso compiango
di non esser più in fasce.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma che bella poesia! Spitzer approverebbe!
;-P

Anonimo ha detto...

B E L L I S S I M A

RK ha detto...

Grazie Gabriele...