giovedì 26 giugno 2008

asfittico pensiero

si ergono barriere alte metri e invalicabili.
si staglian palizzate che difendono qualcosa.
e io non so dov'è che sia finita la mia verve!

è morta dietro a quello che m'è morto tra le mani eppur respira.
è morta dietro a quello che io stringo tra le mani eppure mi fugge.
è morto dentro me un altro pezzo e la felicità m'è peregrina.

il senso del possesso è cosa torbida mio caro
il senso dell'abuso non mi tange
il senso del pudore è roba vecchia amore mio
il senso della coppia è superato

viviamo troppo a lungo per amar tutta una vita,
e questo concetto vale pure per noi stessi!
siamo fin troppo longevi per amarci tutti i giorni,
un giorno d'odio sano ci fa bene!

e mentre altalenano gli intenti,
mentre lamentosi passano gli inverni,
mentre luccicanti brillano luci d'estate,
come una serpe cambio la pelle.
torno torvo, come un corvo.
solitario! come il lupo leggendario...

fiabe e misteri
gioie e dolori
miti e piaceri
morsi ed odori

campo di piaceri momentanei e so già che
dovrò reinventarmi un mio perchè

vivo di gioie istantanee e di scherzi.
non si può dire addio prima che inizi...
felicità tu non esisti!

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Il piu' delle volte siamo noi stessi ad ergere le barriere, non lasciare morire quello che e' vivo dentro di te

RK ha detto...

chi sei?

Anonimo ha detto...

Sono una/o che pensa che la vita è vita solo se vissuta intensamente,senza lasciarsi troppo trascinare dalla malinconoia

Anonimo ha detto...

felicità è un percorso

felicità sei tu con tutti i tuoi momenti
a volte infinitamente

solo
amato e amante
con tutte le tue domande
quando sei pieno d'autostima
o ti nutri e ti riempi dell'energia d'altri
e li risucchi
e lo sai

felicità cammina nei tuoi passi
nelle giornate scure
quando c'è troppo di te

felicità esiste

a volte infinitamente

te