sabato 5 maggio 2012

l'ulisse della fontanella

presso il bar della stazione ci son tante bestie strane,
c'è l'adone e poi la santa, con comari d'ogni sorta,
ci stan quattro prodi scemi che di versi hanno le brame,
e creature ben più mistiche con due piedi da natante.

la fanciulla con gli occhioni che distruggono la mente,
un ramingo condottiero che si attacca alla borraccia,
scruta l'aria e sente vuoto il suo budello senza acqua,
e riempirla lui vorrebbe con il liquido agognato.

s'avvicina a fonte chiara, proprio fuori dal baretto,
le comari saltan fuori e gli fanno un bel versetto.
passa avanti senza cedere un sorriso od un occhietto,
"vado in cerca d'acque pure, non m'abbevero al laghetto"

la fontana zampillante, fece trasalir l'errante,
allungando la sua sporta, riempie parco il suo bagaglio
di acqua vivida e brillante. ricco e scodinzolante
poi si bagna anche un po' il capo. "hey soldato"

disse lesta la fanciulla adornata al dì di festa,
resta meco, dai ristoro. questo posto è privo d'odio.
resta ancora un po' a bagnarti di quest'acque ristoranti,
potrai fare bell'incetta di vogliose amanti.

ah la fretta, ah l'onore. come cozzano talvolta.
il valente si riallaccia lesto in vita la sua sporta,
e turbato in un secondo, resta fiero ma interdetto,
"mai possibile che debba ritrovare dentro al letto

titubanze degne di una guerra tutta intera?"
che la lotta che egli vive è purtroppo giornaliera.
ci ripensa, fa un bel sorso. "e cambiamo sto discorso"
spoglia il petto mostra il corpo. ricco d'avido possesso,

prese forte la fanciulla con il piglio da marpione,
dilaniandola in un bacio assai ricco di passione.
la fanciulla ben disposta, si distrae dal folle abbraccio.
si divincola, poi gli molla sulla guancia un forte schiaffo.

"ma che fai? tu mi assecondi? credi forse che sia vero?
questa è solo pantomima, sennò fugge via il mistero.
dai adesso che sei sveglio, prendi l'armi ed il mantello,
corri lesto, corri forte, o con questo fare folle

ti conduci nelle braccia penzolanti della morte!"
ritorna sul destriero. chiaro, libero e furente.
sia maldetto quel momento in cui non capisci niente,
e ti sembra di volere cose futili e leziose.

cavalcando verso il buio, una parte lacrimante,
l'altra scaltra e maliziosa, lo mantiene esuberante,
solo ancora qualche passo, dominare le illusioni,
rimanere errante e forte, col bagaglio di emozioni!

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