venerdì 22 luglio 2011

algido temerario sincopato calmo furente - più che duale!

l'amore è morto, è fuori luogo, è fuori fuoco, è fuori fuori!
l'amore è spento, s'è disgregato, s'è spappolato, è scivolato
scendeva scale, a rincorre l'occhi del suo migliore primo attore,
l'amore ha perso, s'è scongelato, l'hai messo in frigo, poi s'è
ripreso, poi s'è marcito, l'hai messo a tavola, lo hai servito,
su piatto argenteo, non l'hai condito, l'hai dato in pasto
ai commensali, che come cani, che come cani, in due brandelli
di carne morta, l'hanno ridotto in una porta verso l'ignoto.
il terremoto, che ha scosso tutto, è ripassato, ha sconquassato,
stavolta strano, un po' hai pregato, un po' hai penato, ma col
sorriso, con leggerezza, con più risate e meno tristezza,
con l'animo limpido, senza menzogne, dal paradiso,
fino alle fogne, ai fiori in seta, al caldo strano, fino alla pioggia,
e poi un villano che hai incontrato t'ha detto pronto:
ecco un bullone, sta per tutte le volte, che hai sciupato un'occasione.
dietro ai segni, dentro le mani, dietro lo sguardo, dentro i malsani
giochi di voci, e che voce, che mani, che occhi, che amore!
non c'è dannazione, non c'è superficie molesta, non c'è più la noia,
non c'è perversione, non c'è violenza, non c'è costruzione.
oggi è delizia, domani condanna, e il corpo mio eroico è arso,
come l'umile corpo della santa giovanna.

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'amore non è
l'amore somiglia al vento
l'amore è sogno e costruzione
faresti di tutto per certe persone
per altre aspetti che giunga il momento
l'amore è sensazione che dura nel tempo
l'amore è irrazionale, si alimenta di ciò che non può afferrare