lunedì 11 luglio 2011

saturo

il corpo si muove, non sta fermo, non ce la fa.
è la mente che sta nel suo bozzolo, rannicchiata,
affusolata come un feto appena concepito che
avvolto nel proprio abbraccio non ci pensa
lontanamente ad uscire per veder che aria tira.

la luce lo spaventa quasi e anela il buio della
sua vista e del rumore. un sano silenzio costituito
di frasi essenziali, di tatto, di gusto, e basta, basta,
vi prego, son sazio di questo udito stuprato continuamente
di frasi banali legate agli slogan della pubblicità.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

una volta tanto commento mio semi dio della parola. sempre meravigliosamente lirico eppure diretto. è facile appogiarsi nella tua prosa e farla propria.
bacio Ludo

Anonimo ha detto...

una volta tanto commento mio semi dio della parola. sempre meravigliosamente lirico eppure diretto. è facile appogiarsi nella tua prosa e farla propria.
bacio Ludo