domenica 29 gennaio 2012

sognar m'è dolce in questo mar

faccio dei sogni.
contorti e malsani,
raccolgo api con le mani,
sbraito a persone,
e brandelli di carne appesi al soffitto,
stanno a slegare il vero dal tutto,
levano il manto di reale coerenza
ad un'istanza della coscienza,
ad un momento lontano da ora,
eppure vicino, accostato, parente.
l'aria si fa tetra e pungente,
acido in bocca, e saliva copiosa,
e sentire di nuovo alla pancia la morsa,
come una tenaglia, come la vita,
come se ancora non fosse finita,
l'eterna battaglia tra sonno e veglia,
e suona incessante l'odiata sveglia,
veloce riporta alla coscienza,
riporta le cose alla norma fatta,
al concreto essere, l'eterno venire.
un altro minuto ancora, solo per aver
ancora un po' di sogno, ancora un po'
di liberi pensieri affastellati nella mente,
ancora un po' di libertà...

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