sabato 25 febbraio 2012

saturday morning - headache

è facile smentire le anguille.
lo dico sempre al mio amico cuscino.
inutile che stai a guardarti allo specchio,
alla fine ci troverai solo una strana controfigura di te.
assolutamente plausibile.
si muoverà come te, e ad ogni movimento, lui ti imiterà perfetto.
e non è un gioco di interpretazione, né di velocità.
il mio amico dai capelli artistici è ancora davanti lo specchio,
cercando di muoversi più veloce del riflesso.
"prima o poi lo frego quello stronzo"
ho paura che ci morirà lì davanti.
perché ognuno fa della sua vita ciò che crede sia più utile o nobile.
lui cerca di fregare il suo riflesso.

è utile saper smettere di sognare.
stanotte avevo a che fare con un sogno interessante ma anche banale.
e mentre sognavo pensavo è un sogno. ma non mi devo svegliare, devo verificare.
e le scritte non si facevano leggere, e i discorsi erano ridondanti.
e il mio amico stava di fronte allo specchio, ed era più veloce del riflesso.
allora sì, era un sogno.
mi hanno sparato nel sogno, e la spalla mi fa male tutt'ora.
dev'essermi rimasta una scheggia di sogno dentro.

la musica mi sorprende. si verifica, o si riverifica, la constato,
lei si palesa, quasi sembra che venga da me. dalla radio, perfino dalle
suonerie. e dalle mani, e dagli strumenti suonati male.
comunque, passa, ripassa, e mi strapazza. bene, sempre bene.
e rock the casbah, ed anarchy in the uk, e i talking heads,
e i police, e heartbreaker, e gli stranglers, e poi dovrei cominciare
con una sequela di suoni, graffiate di chitarra, rullate, e slap bass...

ho capito, ho capito, buona giornata...

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