martedì 6 marzo 2012

idilli...hoooooo

procede il brusio mentre il tamburo leggero intona soffocati colpi. poi attacca forte e delicatissima la chitarra, e arpeggia una comoda melodia, che si appoggia alle orecchie e all'anima, tanto che il petto scosso è dalla brutalità del basso. parte con la sua voce, acuto e cadenzato sul charleston e poi il tripudio di tastiere che molleggiano l'andamento cadenzato e solenne di un monito, di una storia mai esistita che si verifica tutte le volte che l'ascolto riparte. poi quiete ed un flauto, poi una dolce atmosfera silvana, dove fate e gnomi si ballano il sorriso di una vita. e la quiete continua con l'assolo di flauto che appoggia la tristezza di un mondo irreale. e riparte la rabbia, con un grido, una richiesta. d'essere ascoltato, colui che porta la verità tremenda nel mondo dell'illusione. e riattacca repentina la carica, la marcia solenne. poi una digressione, e l'armonia ricomincia con un flautare multiplo e cori angelici. poi arriva alessia e decide di fare i piatti.

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