sabato 31 marzo 2012

la volata del grande pedalon

la salita pedalon!
la salita!
eccola. sembrano due salite in una. no, tre salite!
tre salite e mezza!
pedala pedalon!
te lo dicono da piccolo: pedala!
pedalare giovanotto!
pedala, pedala!
allora il passo destro, e poi quello sinistro.
ti bruciano i polpacci pedalon?
te fanno male i reni?
e scoppiano le vene a ogni spinta!
ammazza com'è erta sta salita pedalon!
e questo qua che vole?
è gambalon, acerrimo nemico!
stanno testa a testa, nella salita funesta.
ma che sei scemo? questo n'è no sprint! ce voi ammazzà?
ma quello pedalava senza remore. pareva quasi na locomotiva!
eddaje pedalon! dovemo pedalà!
e metti un piede avanti, il fianco avanti spinge,
la testa segue il gesto della gamba.
pure la cervicale spinge avanti.
vorrebbero volà, vorrebbero spiccà er volo così.
e pedalon ce pensa.
adesso ce vorebbero un ber paro de ali.
maestose, sì, superbe, come n'aquila reale!
così al suono del pensiero,
chissà chi era all'ascolto,
pedalon se fece uccello!
e volò senza artifici sul più bello!
ma anziché aquila reale, un bel fringuello.
incapace di distinguere una bici,
da un incespico contorto de radici.

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