venerdì 18 marzo 2011

carnevale

che folla...
in questa folla tutto accade.
ci si perde in una folla così...
pirati e uomini senza volto...
un'orchestra senza musica...
un valzer immaginato...
un fiume di gente che si tiene le mani vagando
dimenticandosi il luogo ed il tempo.

ballarsi...
trovarsi...

vorticosamente, girare!
scivolare le dita sopra le altre,
sentire il sapore con gli occhi socchiusi,
aprirli e scoprirmi a guardarli...
poi... perdermi dentro l'abisso!

...ma che occhi hai...

cercare, fuggire,
sfuggirti, trovarti,
e continuare a meravigliarmi.
la pioggia!

e poi...
di nuovo da solo.

riscendere verso il paese,
l'ombrello appoggiato alla spalla,
tutti che salgono alla vita di sempre.
riscendere lì nella piazza,
dove con poca luce in più,
ancora danzavo sul bel danubio blu.

al terminare dei passi,
fuochi artificali ad accogliermi.
luci nel cielo e nel corpo,
vedere che tutti, da quel momento
al primo colpo, smisero di migrare.
sguardo nel cielo che ventoso
sparpagliava coriandoli accesi.

non un filo di stupore in me.
quei fuochi là in alto, facevano luce!
ma dentro...
se avessi infilato le dita nel petto
ad aprirmi il corpo del tutto,
avrei fatto giorno.

2 commenti:

Emanuela ha detto...

si si, bello. Niente critiche stavolta.
Sintetica e coincisa. Bello!

RK ha detto...

si tesò... bello... bello proprio!